Il progetto è nato nel 2015, con lâobiettivo di migliorare gli ambienti fisici (aule) e la cornice cognitivo – didattica in cui gli studenti si relazionano, apprendono, maturano la loro personalitĂ . Per questo l’Istituto si è impegnato su due fronti: da un lato allestendo spazi di lavoro specifici, flessibili e stimolanti per lâapprendimento, dallâaltro sostenendo la realizzazione di percorsi didattici caratterizzati da metodologie attive, nel tentativo di aumentare i livelli di coinvolgimento e di partecipazione degli studenti al percorso di apprendimento.
In particolare, il progetto si propone di:
- realizzare percorsi didattici che provano a tenere in maggiore considerazione i bisogni di appartenenza, di relazione e di conoscenza specifici di un gruppo classe, integrandoli con i contenuti disciplinari previsti;
- migliorare lâinclusivitĂ del gruppo classe, aumentando la capacitĂ di ascolto, di supporto e di cooperazione, attraverso lâutilizzo di determinate metodologie e setting dâaula;
- aumentare il senso di autoefficacia degli studenti e il senso di appartenenza alla classe e allâIstituto, attraverso la partecipazione in prima persona a un percorso âsentitoâ e attraverso lâesperienza di un fare finalizzato a un compito di realtĂ ; favorire al contempo la partecipazione democratica e la presa di decisione;
- costruire una comunitĂ di pratica di docenti finalizzata allâapprendimento continuo e al miglioramento collettivo, attraverso la documentazione dei percorsi svolti, la riflessione e la contaminazione di saperi e di prassi.
Per la progettazione delle azioni didattiche, lâIstituto può contare su un gruppo di docenti che hanno sperimentato e che si sono formati nel corso degli anni, oltre che sulla collaborazione di un esperto esterno attivo nel Terzo Settore che ha il compito di affiancare docenti e studenti nella progettazione dei percorsi specifici e nelle prime fasi del lavoro in aula. La contaminazione tra i diversi portati formativi, esperienziali e procedurali ha sicuramente arricchito la struttura del progetto, caratterizzandolo nel corso del tempo e definendone le principali fasi:
- osservazione preliminare del gruppo-classe: necessaria per individuare allâinterno del gruppo classe possibili temi di interesse, questioni significative e attitudini su cui imbastire una prima ipotesi di percorso;
- coinvolgimento di piĂš docenti afferenti al Consiglio di classe: fondamentale per offrire al percorso riconoscibilitĂ e legittimazione, oltre che per ampliare la possibilitĂ di sviluppare addentellati di carattere disciplinare e garantire la necessaria sostenibilitĂ e flessibilitĂ per la realizzazione delle attivitĂ previste allâinterno delle ore curricolari;
- lâingaggio del gruppo classe: il compito di realtĂ proposto deve risultare significativo non solo per i docenti, ma anche â e soprattutto – agli occhi dei ragazzi. La fase di ingaggio, da questo punto di vista, diventa funzionale alla stipula di un patto formativo e di impegno reciproco sulla base di una sfida condivisa;
- il focus group iniziale e altre tecniche di discussione: in quasi tutte le esperienze è stato utilizzato in particolare il focus group come punto di partenza dellâintero percorso, per tematizzare il compito di realtĂ proposto, connettendolo con gli elementi di conoscenza e pre-comprensione acquisiti dai ragazzi nella loro esperienza di vita, favorendo al contempo lâattivazione del processo partecipativo; unâaltra tecnica utilizzata è il world cafĂŠ, utile per migliorare la capacitĂ delle persone di pensare insieme;
- il confronto costante tra docenti e formatore, finalizzato alla co-progettazione e al monitoraggio delle diverse fasi del percorso.Â